Fermo Fontanelli in "Livorno, le sue isole e la riviera degli Etruschi" nel 1962 scriveva:
"Tutt'ora appena sufficienti sono le condutture di allora, che trovano sostegno negli archi che si vedono di là dalla stazione ferroviaria, in via delle Sorgenti, e lungo la via che conduce alle origini delle condutture stesse fra Colognole e Valle Benedetta. L'acqua viene fatta sostare in Pian di Rota, ove esiste ancora il così detto Purgatorio delle acque di Colognole, una robusta costruzione per il deposito. (...) Un secondo deposito è quello ancora efficiente del Cisternone, all'inizio del viale Carducci."
Sull'acqua...
"La
mia anima, dice da qualche parte,
la
mia anima era un'onda stagnante"
E.
Allan Poe
"Sempre
in ascolto di suoni perduti e alla ricerca di perduti colori, sempre
protesa sulla soglia come chi è angosciato dai ricordi, cammino
nuotando. Amavo la facilità, la cecità e la soavità del viaggiare
sull'acqua" Anais Nin
"E
ora tu! Che scorri lentamente mia cara sorgente dai lunghi...
pensieri" Carlo Alberto Nigro
"Vorresti scavarla, afferrarla, lo senti che è il centro di questo ingranaggio continuo, confuso e vivente" Francesco Guccini
"Vorresti scavarla, afferrarla, lo senti che è il centro di questo ingranaggio continuo, confuso e vivente" Francesco Guccini
Sul Poccianti: "(...) in special modo si pare in Livorno,
ove le opere ch'ei lasciò basterebbero ad eternare il suo nome"
da "Della Vita e delle Opere" di Luigi Venturi (1870)
"(...) ricorsa da un'acqua corrente, per angoli diversamente formati
(...) ora di pareti laterizie, ora di docce di terra, di marmo;
ora aperte ora chiuse (...)
La estensione dell'edifizio, e la copiosa quantità d'acqua ch'esso trasporta
esigono la costruzione di numerosi purgatoi e di vaste cisterne (...)"
da una lettera di P. Poccianti a Francesco Cempini,
direttore della Segreteria di Finanze,
21 Aprile 1926
Uno degli esempi di memorie riguardo agli
infiniti interventi di manutenzione:
"Il monte di Colognole ove esistono le scaturigini delle acque
allacciate per uso della città di Livorno,
composto di strati di gabbro,
e terra sciolta sino a molta profondità
giacenti sopra altri strati di argilla e di galestro,
manifestò dei moti di discesa che produssero ripetutamente
dei guasti considerabili al canale,
minacciando di trascinare seco tutti i lavori
eseguiti nella parte più elevata,
e di deviare conseguentemente dal loro corso
le acque delle stesse sorgenti (...)",
scriveva P. Poccianti in "Memorie dei lavori eseguiti
dal 1° gennaio 1817 al 31 maggio 1826".
infiniti interventi di manutenzione:
"Il monte di Colognole ove esistono le scaturigini delle acque
allacciate per uso della città di Livorno,
composto di strati di gabbro,
e terra sciolta sino a molta profondità
giacenti sopra altri strati di argilla e di galestro,
manifestò dei moti di discesa che produssero ripetutamente
dei guasti considerabili al canale,
minacciando di trascinare seco tutti i lavori
eseguiti nella parte più elevata,
e di deviare conseguentemente dal loro corso
le acque delle stesse sorgenti (...)",
scriveva P. Poccianti in "Memorie dei lavori eseguiti
dal 1° gennaio 1817 al 31 maggio 1826".
come il risultato di una difficile conciliazione tra "decoro" e utilità,
compiuto sezionando in facciata uno spazio voltato.
(...) allusione ad un interno che era precluso allo sguardo (...)"
da "Pasquale Poccianti e l'acquedotto di Livorno"
di Dario Matteoni (1992)
Angelo della Valle nel 1858 scrive a proposito del Cisternino di Città:
"(...) tanto più che essendone stato interrato l'imbasamento per circa
una metà della sua altezza, per allivellare la nuova Piazza colla via Ferdinanda
ha perduto la sua primitiva altezza (...)"
Sulla Puzzolente: "(...) il programma iniziale, piuttosto ambizioso,
prevedeva la costruzione di una villa e di un edificio termale
destinato a sfruttare una sorgente d'acqua.
Del progetto verrà realizzato, in realtà, solo il secondo edificio,
anche se l'iniziativa, data la scarsa qualità dell'acqua,
risulterà un insuccesso"
da "Pasquale Poccianti e l'acquedotto di Livorno"
di Dario Matteoni (1992)
"(...) rileverà la necessità di costruire degli estesi Purgatoi, e due Cisterne,
i primi perché sempre pura, e sempre chiara giunga l'Acqua al suo destino,
e le seconde per formare un conveniente Deposito d'Acqua,
ad oggetto d'evitare sterilità, o mancanza in qualunque evento (...)"
da una relazione di P. Poccianti al Governatore di Livorno,
P. Garzoni Venturi (1827)
Links:
Sul sito www.associazionegaia.net troverete la
descrizione dell'itinerario naturalistico e anche
una descrizione dell'Acquedotto del Poccianti.
Letture:
"Pasquale Poccianti e l'acquedotto di Livorno"
di Dario Matteoni
"L'acquedotto di Colognole (1792 - 1868) -
La storia, la memoria, i documenti di un'architettura"
di Isabella Arrighi
"Pasquale Poccianti e l'acquedotto di Livorno"
di Dario Matteoni
"L'acquedotto di Colognole (1792 - 1868) -
La storia, la memoria, i documenti di un'architettura"
di Isabella Arrighi
di Gianfranco Barsotti
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